Uraufführung: 24.01.1835 Théâtre-Italien, Paris
Giorgio: Il rival salvar tu dei, il rival salvar tu puoi.
Riccardo: Io nol posso . . .
G: No? Tu nol vuoi?
R: No!
G: Tu il salva!
R: No, ah! no, ei perirà . . .
G: Tu quell'ora ben rimembri che fuggi la prigioniera?
R: Sì . . .
G: E d'Arturo fu colpa intera? . . .
R: Tua favella ormai . . .
G: È vera!
R: Parla aperto!
G: Ho detto assai!
R: Fu voler del Parlamento se ha colui la pena estrema; dei ribelli l'ardimento in Artur si domerà.
Io non l'odio, io nol pavento, ma l'indegno perirà.
G: No! Un reo tormento or t'invade e accieca . . . Ah trema! Il rimorso e lo spavento la tua vita strazierà . . .
Se il rival per te fia spento un'altr'alma seco andrà! If your rival dies through you, another life will go with him!
R: Chi?
G: Pensa, o figlio! Due vittime farai! e dovunque tu n'andrai l'ombra lor ti seguirà!
Se tra il buio un fantasma vedrai bianco, lieve . . . che geme e sospira sarà Elvira che s'aggira e ti grida: io son morta per te.
Quando il cielo è in tempesta più scuro, s'odi un'ombra affanosa, che freme . . sarà Artur che t'incalza, ti preme, ti minaccia de' morti il furor!
R: Se d'Elvira il fantasma dolente m'apparisca e m'incalzi e s'adiri, le mie preci, i sospiri mi sapranno ottenere mercé.
Se l'odiato fantasma d'Arturo sanguinoso sorgesse d'Averno, ripiombarlo agli abissi in eterno lo farebbe il mio immenso furor.
G: Sarà Elvira che mesta s'aggira e ti grida: io son morta per te. Sarà Artur che t'incalza e preme, ti minaccia de' morti il furor!
R: Se d'Elvira il fantasma dolente m'apparisca, m'incalzi e s'adiri, mi sapranno i miei sospiri ottener da lei mercé.
G: Riccardo! Riccardo! il duol che sì mi accora vinca la tua bell'anima . . .
R: Han vinto le tue lagrime . . . vedi . . . ho bagnato il ciglio.
R, G: Chi ben la patria adora onora la pietà.
R: Forse, dell'alba al sorgere l'oste ci assalirà . . . S'ei vi sarà! . . .
G: S'ei vi sarà? Ei perirà.
R: Ei perirà, sì perirà . . .
G: Mia man non è ancor gelida! con te combatterò, sì, sì.
R: Se armato ei poi verrà, per questa mano ei perirà.
G: Sia voce di terror . . . Patria, vittoria, onor.
G, R: Suoni la tromba, e intrepido io/tu pugnerò/pugnerai da forte. Bello è affrontar la morte gridando libertà!
Amor di patria impavido mieta i sanguigni allori, poi terga i bei sudori e i pianti la pietà.
All'alba! Sia voce di terror: patria, vittoria, onor.
Die Handlung spielt in Plymouth während des englischen Bürgerkrieges. Der puritanische Heerführer Oliver Cromwell hat die Streitkräfte der Königstreuen 1644 entscheidend geschlagen und den Monarchen Charles I. entmachtet. Als dessen Anhänger, die "Cavaliers" sich 1648 erneut erheben, wird der König gefangengesetzt und ein Jahr später hingerichtet.
Der königstreue Arturo und die Puritanertochter Elvira lieben einander. Auch Riccardo liebt Elvira. Als jedoch Arturo kurz vor der Hochzeit auf Enrichetta, die Witwe des hingerichteten Stuartkönigs trifft, ist er entschlossen sie zu retten. Riccardo wird davon Zeuge. Elvira deutet Arturos Verschwinden als Treuebruch und verliert den Verstand.
Arturo wird in Abwesenheit zum Tode verurteilt. Elvira will sterben und irrt halb wahnsinnig durch die Puritanerfestung. Sir Giorgio kann Riccardo überreden, nach dem Kampf für die Begnadigung seines Rivalen einzutreten, um so Elvira zu retten.
Arturo kehrt zurück und überzeugt Elvira von seiner Treue, woraufhin diese wieder zu Verstand kommt. Arturo wird festgenommen und sieht keine Hoffnung mehr. Riccardo jedoch bringt das Begnadigungsurteil. Allgemeine Freude.
Quelle Wikipedia: https://de.wikipedia.org/wiki/I_puritani